lunedì 10 novembre 2014

Carnage: Mind Bomb (la recensione)

Noi di Law & Heroes non siamo molti inclini a pubblicare recensioni. Non perché non ne siamo capaci eh, è solo che preferiamo tenere il "proiettile recensioni" per colpi che vale davvero la pena sparare (come il nostro recente encomio a Due Facce); detto in parole povere: se facciamo una recensione, dedicata a qualsiasi media, vuol dire che ne vale davvero la pena parlarne e consigliare a voi, carissimi lettori, di prenderlo come uno spassionatissimo consiglio. E se adesso state leggendo questa piccola recensione su Carnage: Mind Bomb, è perché questo one-shot dedicato ad uno dei villain più pericolosi della Marvel Comics, vale davvero qualche minuto del vostro tempo.


Dati Generali:
Testi: Warren Ellis
Disegni: Kyle Hotz
Pubblicazione USA: Carnage: Mindbomb #1 (Vol. 1, 1996)
Pubblicazione Italiana: Venom (Collana Dark Side #18, Panini Comics)

Trama:
Cletus "Carnage" Kasady è detenuto nel manicomio criminale Ravencroft. Fallito ogni tentativo di cura del maniaco omicida da parte della Dottoressa Ashley Kafka, quest'ultima si vedrà costretta a chiamare uno specialista da Washington: il Dottor Kurtz, uno psichiatra inquietante e dai metodi alquanto privi di tatto. Egli cercherà di penetrare nella mente del killer nel tentativo di curare alla radice la sua psicosi omicida...con tutte le conseguenze del caso.

Parliamone:
Anche se la trama può sembrare banalotta, vi si può assicurare che, quello che vi trovate di fronte, sono trentadue pagine di puro horror splatterpunk. Warren Ellis, da talentuoso scrittore qual'è, riesce ad entrare alla perfezione nella psicologia di un personaggio che rischiava (nei suoi primi anni di vita) di essere il solito "psycho-macchietta", sfaccettando in maniera certosina e profonda il profilo psicologico/caratteriale di uno degli antagonisti più amati della rouge gallery dell'Uomo Ragno. Ellis, accompagnato dalle matite di Kyle Hotz (che qui opta per uno stile angosciante e sincopatico) decide addirittura di fare più, prendendo Cletus Kasady e trasformandolo in un trampolino di lancio per una delle tante critiche che lo scrittore britannico ha sempre mosso contro la società, non con lo scopo di regalare violenza fine a sé stessa, quanto più di denunciarne gli aspetti degni di scandalo e di un raddrizzamento da parte nostra.

Questa volta ci si concentra sull'orrore e la pazzia nascosti nella vita di tutti i giorni e dietro a ogni persona e gesto, a dispetto dell'apparentemente innocuo aspetto esteriore; questa mossa narrativa permette, quindi, di concentrarsi più su Kasaday che su Carnage stesso, creando una dicotomia dove il primo riesce a soddisfare le sue perversioni solo perché in simbiosi con il secondo. Dunque non è tanto il simbionte a rendere quest'uomo Carnage, quanto più è il simbionte ad essere il deus ex machina che permette a Cletus di concretizzare macabre fantasie e psicopatiche voglie che erano già insite in Kasaday; detto in soldoni: Cletus Kasady, psicologicamente parlando, era già Carnage prima ancora di entrare in simbiosi con la scarlatta progenie di Venom. La sua mente omicida, punto di partenza di ogni sua malata affermazione e azione, ha potuto trovare il libero sfogo che tanto cercava solo dopo essersi fuso con Carnage: il simbionte è solo la sua macchina per uccidere, macchia guidata da Kletus Kasaday e usata per soddisfare le sue sanguinose voglie.

Carnage è l'amplificazione della sua perversione da killer, ma per definizione, un "amplificazione" non avrebbe potuto esserci se Kasaday non avesse già avuto di suo una solida base omicida. Il tratto di Hotz, poi, può esser definito solo come impressionante, perché definitivamente incline allo stile narrativo: capace di causare fastidio e ribrezzo al lettore, ma allo stesso tempo, minuzioso nella realizzazione dei più minimi particolari, partorendo un'atmosfera grafica disturbante ma affascinante, dal quale si rimane schifati per i contenuti forti ma (al contempo) interessanti per la loro profondità concettuale.

Conclusioni:
So che le seguenti parole sono state spesso stuprate dall'Internet e che, ora come ora, hanno forse perso la loro valenza, ma Carnage: Mind Bomb è davvero un piccolo gioiellino del genere supereroistico, qui tinteggiato di terrificanti pennellate di horror sanguinario. Capace di lasciare qualcosa al lettore e di farlo ragionare su importanti tematiche tramite uno storytelling impeccabile e impreziosito da un tratto a dir poco fantastico. Consigliato sopratutto a chi vuole espandere le proprie conoscenze dell'Universo Narrativo Ragnesco, ma anche a chi vuole leggere un gran bel prodotto su un personaggio che (forse) conosce ancora poco e dalla caratterizzazione più profonda di quanto lascia a vedere.


E voi cosa ne pensate, cari lettori di Law&Heroes? Siete d'accordo con quanto scritto? Avete già letto questa storia, oppure l'avete conosciuta grazie a noi? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!

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